Friscalittati
Da Il Resto del Carlino (Bologna), 21 novembre 1981: (…) Friscalittati (suonatine di zufolo) intende palesarsi come una catena di accordi, note più o meno profonde, motivi, armonie, canzoni e canzonette su una base di umile casualità, come di chi, nel cammino quotidiano, ogni tanto cava dallo strumento un suono destinato prima di tutto a se stesso. Ma basta guardare più a fondo per accorgersi che queste friscalittati hanno una destinazione civile e sociale. Esse intanto disegnano una mappa, sul motivo dell’amicizia e dell’ammirazione, della letteratura e cultura siciliana contemporanea (dediche a Bonaviri, Sciascia, Guttuso, D’Arrigo, Cattafi, Consolo e altri anche di fuori dai confini dell’Isola) e sfogano nell’apostrofo e nell’invettiva remoti e urgenti sdegni. Uno di questi, ben misurato ma duro, tocca proprio a Guttuso. C’è dunque una società dietro queste pagine una cultura fatta di personaggi e azioni precise, un’attualità memorabile. Diremmo che questo versante tocchi accenti molto efficaci. Grasso quando vuole la frusta schioccante, bolla e lascia il segno (…)”. Claudio Marabini
Il fervore di un lettore di tanti libri attento conoscitore della letteratura della sua terra, alimenta la vena fantastica, quel fuoco surreale che ha incendiato le travolgenti pagine di Le vestali di Samarcanda e la compone col più sottile intenso soffrire della dolente confessione delle liriche di A sollevare il giorno. Le due linee dell’arte di Mario Grasso, quella della distorsione allarmata e quella dell’ascolto di ogni soffio vitale, si fondono in Friscalittati mercè il circuito epigrammatico, il pronto ritorno del volo fantastico al particolare minimo, all’occasione, all’illustrazione di una rassegna di motivi che prendono alimento dalla conoscenza di uomini e di fatti (…)”. Giuseppe Amoroso
Dal Corriere della Sera del 10 gennaio 1982: “(…) La solitudine non esclude il senso di una comunità ideale di amici, vivi e soprattutto morti “ca sunu o munnu d’a virità” lo dicono le frequenti intestazioni e dediche a scrittori, a uomini di cultura, da Sciascia a Pizzuto a Vittorini a Cattafi. C’è in Grasso una tensione della letteratura ma anche della società letteraria con il suo bene e il suo male: le poesie aprono e chiudono spesso in forma epigrammatica, micropolemiche culturali, ma anche sfoghi e intolleranze per le deviazioni e i tradimenti della società. Altro registro ma confluente sul primo quello di una interrogazione privata, ora amorosa, ora critica, dove lo scarto fra la forte intemporalità degli schemi linguistici dialettali e la modernità psicologica produce effetti attraenti ed estranianti, come si trasforma, per esempio, la vecchia immagine dei pensieri simili a “farfalli supra st’arbuli di testa”. Ma perché scrivere in siciliano “a lingua ccu tri pedi lu triangulu”? La scelta di Grasso, di cui si vorrà ricordare anche un recente volume di racconti Le vestali di Samarcanda sembra andare nella direzione esattamente opposta a un rifugio nel grembo della tradizione; piuttosto è l’urto con una lingua insieme propria, parentale e ‘altra’ (…)”. Giuliano Gramigna
- Giuseppe Bonaviri, prefazione a Friscalittati, ed. Sciascia, CL-Roma, 1981.
- Salvatore Rossi, saggio introduttivo a Friscalittati, ibidem.
- Ester Monachino, Per Mario Grasso, Il Meridionale, ottobre 1981.
- Giovanni Lombardo, La cultura in dialetto, Gazzetta del Sud, 10/11/1981.
- Claudio Marabini, Frustate siciliane in versi, Il Resto del Carlino, 21/11/1981.
- Giuseppe Amoroso, E’ quasi narrativa, Gazzetta del Sud, 04/12/1981.
- Ester Monachino, Friscalittati di M. Grasso, Catania Sera, 11/12/1981.
- Grazia A. Tavolini, Friscalittati, Alba (MI), 25/12/1981.
- Maria Attanasio, Dialetto di lu sangu, Giornale Medico n°50, CT, 1981.
- Giuseppe G. Salerno, Friscalittati, Galleria, gennaio 1982.
- Marcella Cordani, Friscalittati, Confidenze (MI), 17/01/1982.
- Giuliano Gramigna, Polemiche letterarie a suon di friscaletto, Corriere della Sera, 10/01/1982.
- Giuseppe Contarino, Il friscaletto di un poeta, La Sicilia, 11/02/1982.
- Milo Silvera, Friscalittati, Vogue n°385, febbraio 1982.
- Corrado Augias, Friscalittati, Panorama, 10/01/1982.
- Aldo Chiaruttini, Friscalittati, Casaviva, febbraio 1982.
- Achille Di Giacomo, Poeti siciliani, Il Tempo, 22/01/1982.
- Salvatore Arcidiacono, U restu è ventu, Il Commercio (CT), maggio 1982.
- Mario Picchi, Friscalittati, L’Espresso, 13/06/1982.
- Giuseppe Longo, Friscalittati, Oss. Politico-Letterario, luglio 1982.
- Cesare Viviani, Friscalittati, Alfabeta, giugno 1982.
- Giancarlo Panini, Riconquista del dialetto, Il Nostro Tempo, 12/09/1982.
- Stefano Lanuzza, Friscalittati, Il Ponte, 30/09/1982.
- Leonardo Sciascia, Andrea Zanzotto, Giacinto Spagnoletti, Antonio Di Grado, Friscalittati di Mario Grasso, in Laboratorio n°7, SR, settembre 1982.
- Santi Bonaccorsi, Friscalettu, dialetto nuovo, Il Policordo, dicembre 1982.