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Lunarionuovo conquista subito un suo spazio sovrannazionale (C’è una operativa redazione a Mosca, presso la sede dell’Unione scrittori dell’allora URSS, in via Vorovskij, 52)  ed è aperto su una linea che può certamente privilegiare le istanze locali di giovani esordienti come di attenzioni peculiari mirate a qualche dibattito sulle contingenze culturali siciliane. Insomma non è completamente dedicato al territorio regionale, tanto caro a Grasso. Ed ecco l’idea del poeta di lanciare una rassegna periodica aperta alla sola collaborazione di siciliani, liberi di occuparsi di qualsiasi argomento,  ma aperta anche a non siciliani purché proponessero esclusivamente argomenti riguardanti la Sicilia e i suoi autori. Il successo di questa nuova iniziativa è evidente nelle pubblicazioni dei fascicoli di Carte siciliane. Un tipo di ricerche originalissime svolte sul territorio, come quella del dibattito sulla Poesia svoltosi a Mazzarò, il cui resoconto è nella fedele trascrizione degli interventi registrati durante il Convegno, e pubblicati sul N° 2.

 

Sommario del N°1 di Carte Siciliane, 1° luglio 1985: Rinvio, a cura del Direttore; Introduzione alla Sicilia, di Vittorio Frosini; Confronti, “U premiu d’u porcu” di Anonimo Siciliano; Poesie di Nino De Vita; Per Verginella, di Giuseppe Bonaviri; Un banalissimo raffreddore, di Stefano Vilardo; Fuga da Garibaldi, di Vito Finocchiaro; Con Leonardo Sciascia, di Maria Paola Fisauli; Con Giuseppe Mazzullo, di Lorella Frasconà; Poeti di Sicilia, di Marika Marchese; L’ostinato errore di Fortini, di Antonio Di Mauro; La voce inaudita di Antonio Pizzuto, di Denis Ferraris; Lettere a Lory di Mario GrassoLa formula del mito, di Luisa Trenta Musso; Relax, rubrica di divertissement: Per grazia ricevuta; La seduta del mercoldì; Il siciliano e il cinese; Il vero titolo; Le avventure di Giufalino; Lapide 2085; Rivolgersi a, di Carlo Lanfranchi e Gino Samperi.